Si chiamava Tomoji (2012)

Testo della bandella:
Campagna giapponese, inizi del XX secolo. Tomoji Uchida, tredici anni, torna a casa dopo la scuola. Fumiaki Itô, diciannove anni, termina proprio in quel momento la sua breve visita in casa Uchida, e si allontana con la macchina fotografica in spalla. Il richiamo di un falco echeggia d’improvviso e gli occhi dei due giovani scrutano all’unisono l’azzurro terso tra le nuvole. Non sanno l’uno dell’altro. Non sanno di essere così vicini. Non sanno che da quel momento li unisce una sottile e inconsapevole connessione cerebrale. E che le loro vite si incroceranno sette anni dopo, destinate a una delicata e dolcissima storia d’amore. Ispirandosi all’esistenza di due personaggi reali – fondatori di un’importante branca religiosa del buddismo – Jirô Taniguchi traccia il tenero ritratto di un’adolescente che cresce nell’atmosfera del Giappone rurale tra le due guerre, con i suoi ritmi scanditi dalle stagioni e dal lavoro della terra. Una ragazza dalla forza straordinaria, il cui cuore freme di speranza per il futuro, una donna che si chiamava Tomoji.

Fonte: www.anisearch.it/manga/22024

Klappentext:
In seinem neuen Buch beschreibt Jiro Taniguchi den Lebensweg Tomoji Uchidas, die in den 1930er-Jahren den buddhistischen Shojushin-Tempel in Tachikawa gründete. Sein Hauptaugenmerk gilt der Kindheit und Jugend Tomojis, dem ebenso schlichten wie harten wie behüteten Leben in einem kleinen Bergdorf westlich von Tokyo. Dort wächst sie unter der Obhut ihrer Großmutter zu einer naturverbundenen, klugen und selbstbewussten jungen Frau heran – und eines Tages kreuzt ein junger Fotograf ihren Weg. Nur der gemeinsame Blick in den Himmel lässt erahnen, dass diese beiden Menschen eine gemeinsame Zukunft haben werden …

Quelle: www.anisearch.de/manga/22024

Texto de presentación:
Con la delicadeza que le caracteriza, Jiro Taniguchi retrata en esta ocasión la infancia y adolescencia de Tomoji Uchida. A través de la narración de sus primeros años de vida hasta el matrimonio con Fumiaki Ito, marcados por acontecimientos dolorosos, el autor deja plasmada en sus viñetas la vida de las zonas rurales de Japón, humildes y muy ligadas a las tradiciones, características que son, ciertamente, muy del gusto del autor.

Fuente: www.anisearch.es/manga/22024